Con : Divisione Edilizia dell’Universita’ degli Studi di Milano.
Strutturista : Ing. Enrico Orlandini.
Edificio piuttosto anomalo, conseguenza di un programma ambizioso riguardante la quantita’ e la qualita’ degli spazi, da risolvere in una striscia di terreno profondo venti metri sulla strada.
Il volume monolitico ė rotto alla base dal lungo colonnato che delimita la “promenade” all’aperto nella zona delle sale studio.
La restante facciata sulla strada e i suoi risvolti laterali sono alleggeriti dalla pelle in vetro-mattone opalino.
Sulle coperture, da notare lo sforzo di nascondere gli impianti ed i macchinari sotto tettoie e cupole che giocano in rottura con la linearita’ del volume sottostante.
E’ un’ architettura da leggere dalla ferrovia, sul treno che porta al sud.